Non erano semplicemente attori ma idee, non erano singole voci ma un’unica voce che apparteneva anche al pubblico. Non è stato semplicemente uno spettacolo quello che si è tenuto domenica scorsa 30 giugno allo Spazio Franco dei Cantieri Culturali Zisa ma un poetico atto di presenza per dire insieme che ogni forma di discriminazione è inaccettabile, che ogni giudizio basato sul pregiudizio è un’ingiustizia. David Burbano, Manuela Cambria, Elisa Formisano, Virginia Lo Iacono, Julia Jedlikowska, Tancredi Monteleone, Fabio Rizzo, Micol Spina, Mattia Spina, insieme alla regista Gisella Vitrano, all’assistente alla regia Rosario Mangano, alle scenografe Maria Garrito e Tatiana Insenga, alla costumista Rosangela Marcianò e all’autrice delle maschere Elisa Massara – tuttiragazzi del Centro Tau – hanno dato voce a quelli che vogliono accogliere e riconoscere gli “altri” per creare una comunità ricca e varia proprio perché contenente tutte le identità diverse dell’animo umano: questa per “El Feo” è la bellezza. Un invito a conoscere e capire gli altri ma anche se stessi, per ritrovare la propria unicità.
In centinaia sono arrivati a vedere “El Feo”, lo spettacolo prodotto dal Centro Tau a seguito di due anni di laboratorio tenuto da Gisella Vitrano con i ragazzi che frequentano il centro. Alla fine gli applausi sono stati così forti da trasformare la tensione creativa dei giovani attori in una festa.
L’elettricità che si avvertiva nell’aria andava oltre l’esibizione perché conteneva un’idea condivisa. Agire per riconquistare i propri sogni e ricominciare a sognarli.
Fonte http://www.alazis.it/