Efficientamento dei servizi delle Pubbliche Amministrazioni per la programmazione e la gestione dei servizi rivolti ai cittadini dei Paesi Terzi e consolidamento della rete interistituzionale che si occupa di inclusione sociale, sanitaria, lavorativa ed abitativa dei cittadini stranieri.
Queste le direttrici che hanno animato la seconda edizione del progetto S.PR.INT– Strategie, Programmi Innovativi, Interventi multistakeholder, finanziato a valere sul Fondo Europeo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami) 2014-2020, con capofila la Prefettura di Barletta Andria Trani e partner il Dipartimento di Prevenzione della Asl Bt, il Cpia Bat “Gino Strada” e l’Ats composta dalla Comunità Oasi 2 San Francesco, il Consorzio Nova, Etnie Aps Ets e Cooperativa Sociale Migrantesliberi.
Nel seminario finale tenutosi questa mattina nel Palazzo del Governo a Barletta sono stati illustrati i risultati e le attività del progetto, cui hanno partecipato 201 operatori (per il 40% pubblici e per il 60% privati), con il coinvolgimento di 53 organizzazioni tra Enti del Terzo Settore, Enti Locali, Istituti scolastici, Asl, Agenzie Regionali come Arpal ed Arca Puglia, Associazioni datoriali, enti di formazione, sindacati, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Inail e forze dell’ordine.
Con la seconda annualità di “Sprint” sono stati attivati il monitoraggio dei protocolli operativi in ambito lavorativo, abitativo, sanitario e di istruzione per il consolidamento delle reti territoriali ed il miglioramento della capacità di lavoro integrata, la formazione e l’aggiornamento professionale sul tema della mediazione interculturale, la formazione cooperativa per gli operatori degli Enti socio-sanitari e del privato preposti alla presa in carico della vulnerabilità delle persone straniere in situazioni di disagio sociale o a rischio di marginalità, l’implementazione dei servizi di mediazione interculturale attraverso il Polo Sociale per l’Inclusione declinato in uno sportello presso la Prefettura con funzioni di informazione e orientamento ai servizi per l’inclusione socio-sanitaria, lavorativa ed abitativa, un servizio di mediazione interculturale presso la Asl Bt ed interventi di mediazione interculturale in quattro istituti scolastici. Particolarmente intensa, inoltre, è stata l’attività di informazione e formazione sui diritti del lavoratore svolta presso le strutture di accoglienza Cas e Sai del territorio provinciale, con corsi di formazione in 10 strutture (6 Cas e 4 Sai) e l’incontro di 181 persone richiedenti e titolari di protezione internazionale e 15 operatori delle strutture, da cui è emersa una scarsa consapevolezza dei propri diritti soprattutto per i neo arrivati in Italia ed una scarsa conoscenza delle normative, delle tutele e degli obblighi che regolano i rapporti di lavoro.
“Il progetto Sprint è ormai una realtà consolidata di questo territorio, grazie al quale sono stati conseguiti importanti risultati in termini di inclusione e formazione dei migranti – ha dichiarato, nel corso del suo saluto introduttivo al seminario, il Prefetto Rossana Riflesso -. Siamo orgogliosi di poter affermare che in questa provincia non vi è un’accoglienza fine a sé stessa, ma un percorso virtuoso che con i fondi del Ministero dell’Interno e la preziosa collaborazione dei nostri partner sta andando incontro alle esigenze dei cittadini stranieri. Resta tuttavia il problema della prima accoglienza, dove, nonostante le manifestazioni di interesse, stentiamo ad avere forme di collaborazione per l’attivazione di nuove strutture”.