NOVA | Consorzio nazionale per l'innovazione sociale
L’agricoltura marchigiana tra le Reti di qualità, le opportunità e le future sfide

L’agricoltura marchigiana tra le Reti di qualità, le opportunità e le future sfide

Si è svolto venerdì 10 giugno, nel Consorzio Agrario di Jesi, il seminario dal titolo “L’agricoltura marchigiana tra le Reti di qualità, le opportunità e le future sfide”. L’incontro rientra tra gli obiettivi del progetto Di.Agr.A.M.M.I. di Legalità al centro-nord (Diritti in Agricoltura attraverso Approcci Multistakeholder e Multidisciplinari per l’Integrazione e il Lavoro giusto), finanziato dal Ministero del Lavoro (Avviso 1/2019 a valere su Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo Specifico 2).

I lavori, coordinati da Giuseppe Gizzi (AGCI), hanno fatto registrare i saluti del prefetto Darcos Pellos e di Antonio Gitto, neo Presidente AGCI Marche.

Pina Sodano (AGCI-CRIS) ha ribadito, alla folta e illustre platea, l’importanza dal punto di vista etico e lavorativo del coinvolgimento e dell’adesione delle aziende al progetto, focalizzando il proprio intervento sull’agricoltura sociale e sull’impatto avanzato e generativo da essa determinato per soggetti svantaggiati come i migranti, ponendo l’accento sulla questione della sostenibilità economica, ambientale e sociale. Attraverso la raccolta delle buone pratiche presenti nel territorio del Centro-nord del Paese si evince che, quando l’agricoltura sociale riesce ad essere attenta all’inclusività che passa anche trasversalmente alla produzione di reddito, si genera un circolo virtuoso che aiuta a sviluppare un benessere complessivo che ha ricadute sulle aziende coinvolte e sul sistema sociale di riferimento.

Concetti sviluppati anche da Fabio Sorgoni (Nova – On the road), che ha messo in evidenza il ruolo dell’outreach, facendo una cronistoria delle attività sul campo svolte dalla sua realtà.

Alessandro Tramontano (coop Carnj) del gruppo Fileni ha illustrato ai presenti le risultanze del bilancio di sostenibilità della sua realtà aziendale, anche quale modello di integrazione, con lavoratori provenienti da oltre 50 Paesi.

Giorgio Catacchio (Flai CGIL) e il dirigente INPS delle Marche Giuseppe Doldo hanno focalizzato le loro attenzioni sul tema della rete del lavoro agricolo di qualità, sulle opportunità sottese e sulle potenzialità dello strumento per le imprese sane.

Federico Castellucci (Presidente Confagricoltura Marche) ha messo in luce le difficoltà per le imprese di reperire manodopera, oltre al tema del ricambio generazionale che investe un gran numero di imprese. Sulla Rete del lavoro agricolo di qualità, egli non ha disconosciuto lo strumento, ma, secondo il numero 1 di Confagri, servono correttivi per renderla maggiormente appetibile per le imprese.

I lavori, ai quali hanno partecipato in presenza i consiglieri regionali Mangialardi (PD) e Ciccioli (FDI), sono stati conclusi dal vice Presidente della Regione ed Assessore all’agricoltura Mirco Carloni, che ha sottolineato il valore e la qualità della agricoltura marchigiana, i processi che la Regione sta sostenendo sul tema e, sollecitato dal moderatore e dal dibattito, ha aperto alla possibilità di una premialità sui PSR per le aziende che si iscrivono alla Rete del lavoro agricolo di qualità, sul modello emiliano romagnolo.

Questo articolo proviene da https://www.diagrammi.org/nord/articoli/lagricoltura-marchigiana-tra-le-reti-di-qualita-le-opportunita-e-le-future-sfide/