Oggi, 30 luglio, l’Organizzazione delle Nazioni Unite celebra la Giornata Internazionale contro la tratta degli esseri umani, il fenomeno criminale che trasforma uomini, donne e bambini in vittime di gravi forme di sfruttamento, fra le quali il lavoro forzato, lo sfruttamento sessuale e l’accattonaggio.
Le cooperative sociali Iris, Comunità Oasi2 San Francesco, Caps e Atuttotenda, le associazioni Giraffah, Micaela e Papa Giovanni XXIII, enti attuatori del progetto regionale ‘La Puglia non tratta – insieme per le vittime’, intendono celebrare questa giornata, ribadendo l’importanza della conoscenza del fenomeno e la sensibilizzazione al tema, anche alla luce dei gravi episodi di violenza subiti, proprio nelle ultime settimane, da persone che vivono già in situazioni di grave fragilità: le sassaiole contro i braccianti africani in Capitanata, l’aggressione che è quasi costata la vita ad una cittadina colombiana sulla provinciale 231, in Terra di Bari.
Gli operatori del progetto, finalizzato all’emersione dalla condizione di isolamento, marginalità e sfruttamento le vittime o potenziali vittime, assicurano l’accesso ai servizi per il lavoro, alle strutture di accoglienza, ai servizi di tutela della salute psico-fisica, attraverso l’impegno quotidiano sulle strade della prostituzione e negli insediamenti informali diffusi in tutta la regione, in cui vivono uomini e donne straniere che lavorano, al limite dello sfruttamento, per la raccolta stagionale di frutta e verdura.
Attivo già da tre anni, il progetto ‘La Puglia Non Tratta – insieme per le vittime’ è finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche per le Migrazioni ed Antimafia Sociale della Regione Puglia, che è anche ente capofila del progetto.
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