Si è svolta dal 20 al 24 agosto 2020 la IX edizione del Festival delle Migrazioni ad Acquaformosa, provincia di Cosenza. Il tema di questa edizione è “l’Umanità non ha confini” e vuole sottolineare l’importanza del valore dell’accoglienza, della dignità e dell’attenzione dell’altro, senza nessun pregiudizio razzista.
Le cinque giornate sono state organizzate tenendo conto del particolare periodo storico e quindi garantendo la massima sicurezza secondo le normative di distanziamento ed anticontagio.
La manifestazione è stata presentata a metà agosto in conferenza stampa presso il Palazzo della Provincia di Cosenza da Giovanni Manoccio ed Antonio Blandi, rispettivamente il Presidente dell’Associazione “Don Vincenzo Matrangolo” ed il Direttore Artistico.
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Il programma, dettagliato e curato nei particolari, ha previsto cinque giornate piene di appuntamenti di vario genere per coinvolgere tutti, grandi e piccini, offrendo momenti di riflessione, di formazione e di svago, con la partecipazione e l’intervento di molti ospiti.
Le cinque mattinate sono state all’insegna dell’apprendimento, con alcuni corsi di formazione specifica, la presentazione del libro di Maurizio Alfano, “Razzisti a prescindere” ed un focus formativo. La manifestazione è iniziata, la prima sera, con la sfilata della sciarpa della pace per le vie del paese, seguita da uno spettacolo di danza e dalla proiezione del film di Checco Zalone, “Tolo Tolo”. La seconda sera si è svolta la IV edizione del Premio “Acquaformosa che accoglie”, con vari interventi. La terza sera vi è stato il concerto di Marco Ligabue, mentre la quarta sera vi è stato il live di Roberto Vecchioni. Per l’ultima sera è stata prevista la proiezione del docu-film “Per chi suona la campanella”, dopo qualche ora pomeridiana di svago per i bambini.
Appuntamento apprezzato da tutti, questo Festival è stato particolarmente sentito in questa sua IX edizione, considerato il particolare periodo storico che stiamo vivendo, all’insegna della speranza per un futuro migliore.