È tornato a riunirsi ieri 9 marzo su piattaforma Teams il Tavolo di Lavoro di Messina per l’aggiornamento del Piano di Azione Locale (PAL) finalizzato a favorire l’integrazione delle Comunità Rom, Sinte e Camminanti (RCS).
Messina è infatti una delle 8 città metropolitane (insieme a Bari, Catania, Genova, Cagliari, Milano, Napoli e Roma) che partecipano all’Azione “Interventi pilota per la creazione di tavoli e network di stakeholder coinvolti a diverso titolo con le comunità RSC, Rom Sinti e Camminanti, al fine di favorire la partecipazione dei Rom alla vita sociale, politica economica e civica”, promossa dall’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento Pari Opportunità, in qualità di beneficiario delle azioni di sistema previste dal PON Inclusione 2014-2020.
L’Azione è implementata dall’Associazione temporanea di imprese composta da NOVA Onlus – Consorzio Nazionale per l’Innovazione Sociale (capofila) e i partner Fondazione Casa della Carità “Angelo Abriani”, Associazione 21 Luglio e Fondazione Romanì Italia, con la supervisione del Dipartimento Pari Opportunità-UNAR.
Le attività di stesura del Piano di Azione Locale per l’inclusione e la partecipazione delle comunità Rom della città di Messina, su esplicita richiesta dell’Amministrazione comunale, si stanno sviluppando all’interno di una strategia più generale di inclusione che prende in considerazione i casi di vulnerabilità sociale presenti nella città siciliana. Tale impostazione è stata condivisa e apprezzata da tutti gli stakeholder che partecipano ai lavori del Tavolo, istituito con Deliberazione di Giunta n.790 del 4/12/2019.
Con questo di marzo, salgono a quattro su cinque gli incontri che hanno avuto luogo. Dopo il primo di presentazione dei risultati della mappatura relativa ai bisogni delle comunità Rom e di condivisione degli obiettivi, delle metodologie e delle attività progettuali, il lavoro si è concentrato sull’analisi delle situazioni ritenute maggiormente critiche. Dal confronto è emerso che i temi che ad oggi richiedono una specifica attenzione sono la scolarizzazione e la garanzia del diritto allo studio; l’accesso e il sostegno ai percorsi lavorativi. Significativi tassi di abbandono scolastico, titoli di studio che raramente superano il livello della scuola media inferiore e forte disoccupazione caratterizzano infatti la maggioranza delle persone rom.
Per affrontare queste specifiche criticità è necessario individuare progettualità pilota, declinate tenendo in particolare attenzione la condizione di genere, che possano implementare azioni capaci di garantire nel medio e lungo periodo il diritto allo studio e un conseguente sostegno alla scolarizzazione fino ai gradi più alti di istruzione.
Proprio di questo si è occupato il quarto tavolo tenutosi con i principali attori istituzionali e sociali impegnati sul territorio.