È consuetudine il 20 novembre celebrare la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che arriva oggi alla sua 66° edizione, da quel 20 novembre 1954 in cui durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York fu stata sottoscritta la Dichiarazione dei Diritti del Bambino. Una ricorrenza che nasce con l’obiettivo principale di porre l’attenzione sulla condizione e le specificità delle età infantile e giovanile, dopo che la ratifica internazionale della Convenzione sui diritti del Fanciullo del 1989 ha concentrato lo sguardo anche sulle problematiche dell’adolescenza.
In tutto il mondo vengono promosse tante iniziative, festeggiamenti con bambini al centro e dibattiti volti a limare i contrasti e le disuguaglianze che affliggono questo delicato periodo della vita a livello universale in tutte le realtà sociali e culturali.
La Comunità Melampo di Oasi 2, invece, guardando negli occhi i bambini e le bambine, non riesce a festeggiare granché. Perché ancora oggi, in tutto il mondo, anche dietro l’angolo di casa nostra, molti diritti non sono neanche contemplati nella vita quotidiana, tantomeno nelle agende delle istituzioni deputate.
In questi giorni abbiamo riflettuto sul diritto ad avere un papà e una mamma. Ebbene, tutti i bambini hanno il diritto a crescere con accanto queste due figure fondamentali per la formazione dell’individuo. La famiglia ha infatti un ruolo fondamentale. Ma accade ancora che un bimbo di 14 mesi non possa crescere con la sua mamma. Ogni parola si spegne davanti a questo scenario che continua a dare colpe a un virus, ma in cui invece la pandemia sta nell’inerzia colpevole di chi, nonostante leggi e convenzioni, non si assume l’onere delle scelte politiche ed economiche.
La Comunità Melampo di Oasi 2 dedica dunque questa giornata a tutti i piccoli che affrontano ogni giorno il mondo senza accanto la loro mamma e il loro papà.
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