A partire dal prossimo settembre prenderanno il via i Living Lab nell’ambito delle attività del Progetto Com.&In. – Competenze per l’Integrazione in Europa, finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) riguardo lo scambio di buone pratiche di inclusione sociale ed economica dei migranti tra Paesi europei.
I Living Lab rappresentano una metodologia innovativa di lavoro, validata a livello europeo, che consente di stimolare la creazione di rapporti collaborativi tra tutti gli attori coinvolti nel processo di integrazione e inclusione dei migranti, conferendo valore aggiunto alle attività di programmazione partecipata in una prospettiva multidisciplinare e multistakeholder. Nello specifico, questo approccio innovativo prevede una metodologia incentrata sul partecipante in un contesto territoriale ben preciso finalizzato a cercare le migliori soluzioni ai problemi di specifiche realtà territoriali attraverso una serie di attività quali la messa in rete di reciproche conoscenze, le possibili soluzioni e la co-progettazione.
Si intende quindi avviare questi percorsi formativi di ricerca attiva con l’obiettivo di concretizzare un reale scambio tra le buone prassi individuate ed elaborare delle linee guida a supporto della trasferibilità dei modelli di servizi di inclusione. È importante sottolineare che i Living Lab costituiscono un primo passo per verificare la fattibilità di reingegnerizzare gli attuali servizi di inclusione dei migranti nelle regioni partner del Progetto Com.&In. partendo dalle esperienze di scambio con gli altri Paesi europei, studiare quali cambiamenti sono necessari, quali istituzioni coinvolgere nel processo di riqualificazione e quali elementi della società civile.
Le giornate di lavoro e i destinatari
I Living Lab si articoleranno in due giornate distinte in ciascuna delle cinque Regioni partner del progetto. In seguito a un’attenta analisi delle buone prassi derivanti dagli incontri transnazionali, ogni Regione partner, supportata dai referenti territoriali di progetto, ha individuato la buona pratica che meglio sposava esigenze, necessità e bisogni del proprio contesto territoriale e che costituirà il focus tematico da approfondire ed esaminare durante il Living Lab regionale.
Il primo giorno di lavori prevede un incontro frontale classico in grado di dare la possibilità a tutti i partecipanti di intervenire in plenaria facendo domande e discutendo tra loro.
Invece, per il secondo giorno, si prevede un metodo “a rotazione”: gruppi di lavoro di non più di 5/6 persone che, accompagnate da un facilitatore, discutono sui temi proposti entro un limite di tempo che consenta a tutti i partecipanti di affrontare, a turno, tutti i temi.
I Living Lab coinvolgeranno assessori e dirigenti degli assessorati regionali interessati, enti locali implicati nel processo di inclusione e integrazione dei migranti, organizzazioni e associazioni della società civile che hanno a cuore tali tematiche.
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