Numerosi gli appelli, le campagne di sensibilizzazione, le richieste di collaborazione, gli inviti a rimanere a casa. Purtroppo, però, sono numerose anche le fake news che circolano in questo periodo, mosse da una sorte di strategia per speculare su un popolo vulnerabile.
Era gennaio quando eravamo tutti ipnotizzati davanti allo schermo della TV per seguire l’avanzare del Coronavirus in Cina: un’emergenza che ha avuto inizio a Wuhan e che si è portata dietro tante vittime, poiché il contagio è stato galoppante. Ma attualmente in Cina, dopo aver preso le giuste misure per contenere il focolaio, i contagi sono pari a 0 e tutti, medici ed infermieri in primis, stanno festeggiando la vittoria. Non è stato necessario aspettare molto tempo per sentir parlare di questo virus anche in Italia, a partire dalla Lombardia, regione praticamente messa a ginocchio per il sovraccarico negli ospedali. Anche in Italia, nonostante siano stati individuati i focolai principali e messe in atto una sequenza di misure preventive con decreti restrittivi per tutelare se stessi e gli altri, come ad esempio la chiusura delle attività che non riguardano la vendita o la produzione di beni di primaria necessità, il numero dei contagi e, purtroppo, delle vittime continua a crescere: ad oggi sono oltre 20 mila i casi, quasi 2000 le vittime, circa 2500 le persone guarite.
Il virus, molto simile ad una influenza, colpisce le vie respiratorie e si trasmette facilmente con contatto diretto, ecco perché ci stanno invitando a non uscire di casa se non per comprovate necessità, a lavorare da casa se possibile, a lavare spesso le mani, a stare distanti almeno un metro e comunque evitare gli assembramenti, a disinfettare spesso i luoghi, a starnutire o tossire nella piega del gomito. Proprio per evitare gli assembramenti ed i contatti, si invita chiunque abbia i sintomi a non dirigersi negli ospedali, ma a rivolgersi al proprio medico di base per avere una consulenza e delle direttive da seguire, oppure chiamare il 112 oppure il 1500.
Nel caso in cui non si abbia un medico di base, Médecins du Monde, una ONG francese con finalità solidali e sanitarie, ha messo a disposizione un numero telefonico per poter parlare con un medico ed avere un consulto: +39 3510221390.
Piccoli sacrifici ci permetteranno di tornare presto alla nostra quotidianità!
Questo articolo proviene da https://calabria.integrazione.org/andra-tutto-bene/