Si ricorda in questi giorni l’anniversario della strage di braccianti agricoli stranieri avvenuta a Foggia il 4 e 6 agosto 2018, che vide tra le vittime Ebere Ujunwa (Nigeria, 21 anni), Bafode Camara (Guinea, 22 anni), Romanus Mbeke (Nigeria, 28 anni), tre ragazzi che vivevano a Rimini.
Non è quindi casuale la scelta di annunciare oggi la campagna di informazione multilingue, che con manifesti e materiali online pubblicizzerà su tutto il territorio provinciale i riferimenti telefonici a cui i lavoratori e le lavoratrici potranno rivolgersi per chiedere aiuto in caso di sfruttamento lavorativo.
Si tratta di una delle prime iniziative congiunte programmate dalla rete territoriale, tra i partner del progetto Oltre La Strada (progetto territoriale contro la tratta e lo sfruttamento lavorativo, afferente all’omonimo progetto regionale di cui è attuatore il Comune di Rimini e gestore il Consorzio Mosaico), del progetto DIAGRAMMI Nord (Consorzio Nova – capofila, Flai Cgil, OIM, Terra!, ADIR, AGCI) e SIPLA Nord (CIDAS Cooperativa sociale) in collaborazione con l’Associazione Rumori Sinistri. L’obiettivo è quello di supportare i lavoratori e le lavoratrici e allargare la rete stessa, estendendo la partecipazione ad altri soggetti, istituzionali e non, puntando anche al coinvolgimento di imprese e aziende virtuose.
La Legge 29 ottobre 2016, n. 199 – Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura – volta a contrastare il fenomeno criminale del caporalato e a introdurre nuove forme di supporto per i lavoratori e le lavoratrici stagionali in agricoltura, ha avuto il merito di riporre all’attenzione il fenomeno dello sfruttamento lavorativo che per lo più viene perpetrato nei confronti dei soggetti più vulnerabili i quali, per svariate ragioni, sono i lavoratori migranti. Per rendere efficaci le azioni di contrasto allo sfruttamento lavorativo previste dalla norma su tutto il territorio nazionale, sono in sperimentazione numerosi progetti, la maggior parte dei quali a valere sui fondi FAMI (FONDO ASILO MIGRAZIONE INTEGRAZIONE), che vedono accanto al Ministero dell’Interno la collaborazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Uno dei punti di forza di tali sperimentazioni è la costruzione di reti tra i soggetti che a vario titolo su ogni territorio si occupano del fenomeno e del suo contrasto. A tal fine giovedì 21 luglio si è tenuto a Rimini, presso gli spazi di Casa Madiba Network, un primo laboratorio per il rafforzamento delle competenze e delle relazioni reciproche, tra gli operatori e le operatrici dei partner componenti il primo nucleo della costituenda rete territoriale.
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