L’Ispettorato del Lavoro Territoriale di Lecce ha coordinato una task force nell’ambito del Progetto Su.Pr.Eme. Italia, a cui hanno preso parte gli Ispettorati di Bari, Brescia, Brindisi, Caserta, Livorno-Pisa, Napoli, Potenza-Matera, Prato-Pistoia, Rimini, Roma e Savona; i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce e del Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce; il personale ispettivo dello Spesal Nord e Spesal Sud della locale ASL; i mediatori culturali messi a disposizione dall’OIM. Vari Comandi Stazione dei Carabinieri sul territorio hanno assicurato il supporto logistico.
L’attività di vigilanza straordinaria, svolta nell’arco di quattro settimane, ha interessato circa 90 Comuni della provincia di Lecce in fondi in cui si prestava manodopera per la raccolta dei pomodori e di angurie; in aziende agricole di trasformazione del prodotto agricolo e in serre florovivaistiche. Sono state verificate 86 aziende, delle quali 51 sono risultate non a norma con la vigente normativa in materia di rapporti di lavoro e legislazione sociale.
Nel corso degli accertamenti sono state controllate le posizioni lavorative di 478 lavoratori – di cui 97 provenienti da Paesi extra-UE – riscontrando, in particolare, violazioni in materia di orario di lavoro e di sicurezza nei luoghi di lavoro riferite a 132 di loro. Nel corso degli accessi ispettivi sono stati emanati sei provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti di altrettante aziende per la presenza accertata di 45 lavoratori completamente “in nero”, tra cui due minori provenienti da Paesi extra-UE privi di permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
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