Quelli che stiamo vivendo sono tempi particolari, tempi difficili.
Il coronavirus ci sta mettendo di fronte a moltissime necessità reali, una tra tutte è quella di far sentire la nostra voce per sottolineare l’importanza della solidarietà verso tutti, nessuno escluso, soprattutto in questo momento.
Queste sono ore decisive per i Comuni poiché stanno lavorando sui criteri di ripartizione dei primi stanziamenti deliberati dal governo (ordinanza del 29.3.2020 pubblicata in GU il 30.3.2020) per incrementare il fondo di solidarietà comunale e aiutare le persone che si sono trovate in difficoltà a seguito di questa emergenza. Già alcuni Comuni hanno deliberato, escludendo tutti gli stranieri o, in altri casi, ammettendo al beneficio solo gli stranieri titolari di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato.
Non possiamo accettare simili esclusioni, in particolare modo per quei soggetti che vivono in un determinato territorio indipendentemente dal fatto che vi siano residenti o domiciliati. Il requisito della residenza nel Comune non deve essere considerato (né per gli italiani, né per gli stranieri) come residenza anagrafica, poiché verrebbero escluse persone come i senza dimora (anch’essi in condizioni di particolare bisogno) e i richiedenti protezione internazionale (che, in conseguenza dell’entrata in vigore del primo decreto sicurezza, non vengono iscritti all’anagrafe dalla maggior parte dei Comuni), coloro, cioè, che costituiscono la fascia più vulnerabile e, di conseguenza, più esposta.
A seguito di queste prime delibere abbiamo deciso di aderire all’Appello ai Comuni dell’ASGI – Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, in quanto crediamo che gli interventi straordinari (destinati a supplire alla perdita di occasioni di lavoro provocata dall’emergenza) debbano essere rivolti a tutti coloro che hanno subito le conseguenze dell’emergenza coronavirus, indipendentemente dalla nazionalità, dal titolo di soggiorno e dalla durata della permanenza precedente sul territorio.
Citando l’articolo dell’ASGI, insieme alle altre associazioni e cooperative firmatarie, chiediamo di:
- Includere in ogni caso tutti i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti, anche se titolari di un permesso di soggiorno breve, per non incorrere in violazioni delle norme di legge in materia provocando, oltre che una palese ingiustizia, un inevitabile contenzioso giudiziario.
- Includere in ogni caso gli stranieri nella fase di rinnovo del permesso di soggiorno, tenendo conto che tutti i permessi in corso sono prorogati fino al 15.6.2020 (art. 103 DL 18/2020).
- Includere anche gli stranieri privi di titolo di soggiorno, facendo riferimento al domicilio nell’ambito comunale sulla base delle informazioni reperibili anche tramite i servizi sociali.
- Includere coloro che (italiani o stranieri) risultino privi di iscrizione all’anagrafe pur essendo effettivamente domiciliati nel comune.
Il virus non conosce confini e steccati: non ricreiamoli all’interno delle nostre comunità locali e valorizziamo invece il patrimonio di solidarietà e di coesione sociale che abbiamo sperimentato in queste settimane
Sul sito dell’ASGI potete trovare l’appello completo e le richieste a tutte le amministrazioni comunali
Foto di Ialesh Aldarwish
L’articolo On the Road aderisce all’Appello ai Comuni proviene da On The Road Cooperativa Sociale.