La Comunità Oasi2 San Francesco Onlus non ha presentato la propria candidatura all’avviso pubblico della Prefettura di Barletta per l’affidamento del servizio di accoglienza in favore dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale e per la gestione dei servizi connessi, attività che ha gestito, dal 2014 ad oggi, nel CAS, il Centro di Accoglienza Straordinaria, Villa San Giuseppe, a Bisceglie. Per i 32 ospiti accolti nella struttura, la Prefettura di Barletta ha disposto il trasferimento al CARA, il Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo, di Bari-Palese. Si avvia così al termine l’esperienza del CAS Villa San Giuseppe.
Nel progressivo depauperamento e svilimento dei servizi di accoglienza e integrazione, previsti dal cosiddetto ‘Decreto Sicurezza’, il capitolato di gara dell’avviso pubblico presentato dalla Prefettura cancella di fatto tutti i servizi d’inclusione sociale e lavorativa, formazione, orientamento e accompagnamento ai servizi del territorio e supporto psicologico destinati ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale e riduce il lavoro degli operatori sociali ad attività di portineria e guardiania, attività, queste, non in linea con l’impegno sociale e l’attenzione agli ultimi che la Comunità Oasi2 ha maturato in più di trent’anni di lavoro sul territorio.
Nello specifico, i ‘nuovi’ servizi di accoglienza in favore dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale non prevedono alcuna attività di formazione rivolta agli utenti, che non siano indicazioni su come tenere puliti gli ambienti e svolgere una corretta raccolta differenziata. In relazione ai servizi di pulizia e alla dotazione di beni, non si può non sottolineare la richiesta, in assoluta controtendenza rispetto agli orientamenti della Comunità Europea, di un uso massiccio di materiale monouso, richiesto dall’avviso pubblico non solo per le stoviglie ma finanche per le lenzuola. Il capitolato di gara prevede infine una sforbiciata netta sulle ore di mediazione da garantire, riducendo così tutti i servizi di mediazione linguistica e culturale, viatico essenziale per un concreto orientamento al territorio dei cittadini stranieri. In conseguenza della riduzione dei servizi, l’avviso pubblico prevede infine una riduzione del personale da impiegare nella gestione, in danno delle professionalità acquisite e maturate nell’esperienza di gestione dei servizi di accoglienza.
Nel complesso, la Comunità Oasi2 non può non esprimere tutta la propria preoccupazione in merito all’impatto che servizi così depotenziati finiranno per avere sul territorio: i cittadini stranieri saranno sempre più isolati, risospinti in clandestinità, esposti al rischio dell’illegalità e della criminalità.
Il complesso lavoro svolto nella gestione del Centro di Accoglienza ‘Villa San Giuseppe’ – commenta a riguardo il presidente della Comunità Oasi2, Gianpietro Losapio – ha assicurato significativi risultati sul territorio, risultati che smontano, l’uno dopo l’altro, gli stereotipi sull’immigrazione. I cittadini stranieri ospiti dei nostri territori sono stati impegnati in percorsi formativi, sono andati a scuola, hanno trovato lavoro. In nessun caso sono stati coinvolti in episodi di allarme sociale. Gli orientamenti del Governo che, per tramite delle Prefetture, arrivano fino a noi, squalificano il nostro lavoro di operatori sociali e comporteranno, dolorosamente, perdite occupazionali. Soprattutto, compromettono il lavoro svolto finora e gettano inquietanti ombre sul prossimo futuro delle nostre comunità’.
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